Gli ultra sessantacinquenni in Italia rappresentano il 22% della popolazione totale, ed entro il 2050 raggiungeranno il 34%. L’aumento della popolazione anziana mette tuttavia a rischio la sostenibilità del sistema sanitario nazionale: gli ultra 75enni ed i grandi anziani ultra 85enni costituiscono, in modalità progressivamente crescente, la maggioranza dei pazienti ospedalieri. Per migliorare la gestione del paziente anziano, soprattutto nella fase iniziale di accesso in pronto soccorso, SIGOT, Società italiana di geriatria Ospedale e Territorio, e SIMEU, Società italiana della medicina di emergenza-urgenza, hanno elaborato delle raccomandazioni contenute in un Position Paper sull’argomento, che prevedono fra l’altro, un forte coinvolgimento del familiare che assiste il paziente anziano (caregiver) nel piano di assistenza personale in pronto soccorso. L’eccessiva durata della permanenza di questi pazienti in pronto soccorso in attesa di un posto letto si può tradurre in complicanze che peggiorano il quadro clinico iniziale, gli anziani sono i principali utenti del Pronto Soccorso e fin dal loro arrivo in ospedale bisogna porre adeguata attenzione al rischio di destabilizzazione e aumento della fragilità che l’ospedalizzazione può comportare. Le principali problematiche dell’accettazione d’emergenza geriatrica sono legate alla carenza di percorsi dedicati che consentano un inquadramento rapido ed efficace per prevenire le complicanze proprie della senilità.
(Sintesi redatta da: Macheda Maria Gabriella)