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Pascual R.

La jubilación forzosa debe ser fundamentada, no discriminatoria

Cinco Dìas, 04-11-2019, p.2, 32

L'Alta Corte spagnola dovrà a breve pronunciarsi in Cassazione sulle effettive motivazioni che la Pubblica Amministrazione deve presentare per poter negare ad un suo funzionario la possibilità di continuare a lavorare dopo il raggiungimento del requisito dell’età pensionistica.

Il ricorso al Tribunale è stato richiesto dall’Avvocatura di Stato dopo una sentenza del Tribunale Superiore di Giustizia di Aragona, che si era pronunciato contro la decisione presa dall’Agenzia del Fisco che aveva obbligato un suo dipendente alla pensione per raggiunti limiti di età, in quanto considerava la sentenza non pienamente fondata.

Il Tribunale Supremo spagnolo dovrà fare chiarezza e stabilire se la decisione era stata presa in riferimento alle mansioni svolte dal funzionario, o se piuttosto si era trattato di una sentenza oggettiva relativa all’organizzazione del lavoro in sè.

Nonostante al momento solo un 1% dei 3,2 milioni di funzionari pubblici in Spagna continua a rimanere in attività dopo aver raggiunto l’età pensionabile, la decisione del Tribunale ha un’importanza rilevante se inserita nello scenario di rapido invecchiamento della popolazione spagnola negli ultimi anni.

L’Alto Tribunale affronta così una questione spinosa nella quale confluiscono interessi contrapposti: da un lato, il diritto del lavoratore tutelato per legge, di poter continuare a lavorare anche una volta raggiunti i limiti di età e dall’altro l’interesse legittimo di un organizzazione nel non mantenere un impiegato di scarso rendimento o di chiara e manifesta incapacità.

La questione non inerisce solo all’apparato pubblico, ma investe anche il privato, un settore nel quale sempre più spesso gli alti emolumenti spingono il lavoratore a non lasciare l’impiego.

Tuttavia, sia nel caso di un funzionario pubblico, sia nel caso di un lavoratore privato, la decisione di obbligare una persona al pensionamento deve essere presa per motivi sufficientemente circostanziati relativi allo svolgimento delle sue mansioni e del suo operato, non certamente a motivo di una cultura lavorativa incline a discriminare le capacità sulla base dell’età anagrafica, fatto questo di per sè né vantaggioso né tantomeno accettabile

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Pascual R.
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine2, 32
LinguaSpagnolo
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-11-04
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteCinco Dìas
Subtitolo in stampaCinco Dìas, 04-11-2019, p.2, 32
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Pascual R.
Attori
Parole chiave: Antiaging Differenze dovute ad età, sesso, razza, ecc. Lavoro nella terza età