L’aumento della popolazione italiana over 55 (40%) e over 65 (24%) ha effetti sul bilancio statale, sul sistema pensionistico e quello sanitario. L’indice di dipendenza strutturale, che confronta la popolazione attiva con quella non attiva, mostra che per ogni 100 persone in età lavorativa ci sono quasi 58 persone a carico.
Uno squilibrio che peggiorerà nei prossimi decenni. Una delle soluzioni per ridurre l’impatto economico dell’invecchiamento è l’incremento della partecipazione degli anziani al mercato del lavoro. Formazione continua, flessibilità e ambienti di lavoro inclusivi saranno essenziali per garantire che gli over 55 possano continuare a contribuire all’economia.
Per quanto riguarda l’Italia, l’occupazione tra gli over 50 ha già registrato una crescita significativa: +0,4% rispetto a maggio 2024 e +2,7% rispetto a giugno 2023. Considerato il quadro demografico, è ormai inevitabile confrontarsi con un ambiente di lavoro in cui coesistono quattro generazioni diverse: Gen Z, Millennials, Gen X e Boomers.
La longevità ha un impatto rilevante anche sul sistema sanitario. In Italia, oltre il 70% degli adulti soffre di almeno una malattia cronica. Accanto ai problemi di salute fisica, si sta diffondendo un profondo disagio psicologico tra la popolazione.
Stati d’ansia e depressione colpiscono trasversalmente tutte le età, con un picco del 26% tra i giovani tra i 18 e i 24 anni, ma ne soffre anche il 12% degli over 55. L'invecchiamento è anche un’opportunità economica. Gli over 55, con una maggiore capacità di spesa, stanno ridefinendo i mercati.
Il concetto di “Longevity Economy” riconosce il ruolo attivo degli anziani, non più solo destinatari di assistenza, ma protagonisti nell'economia. La loro crescente domanda di beni e servizi stimola settori nuovi e offre opportunità alle imprese, riscrivendo la storia dei consumi grazie a idee precise in merito al proprio stile di vita.
(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)