Gli scienziati del Centro Champalimaud (Lisbona) hanno concluso un esperimento sui moscerini della frutta secondo cui la morte dei neuroni nella malattia di Alzheimer è benefica. I moscerini sono stati geneticamente modificati per imitare i sintomi della malattia e quando la Dott.ssa Dina Coelho, primo autore dello studio, ha bloccato la morte dei neuroni nel loro cervello i problemi di memoria e coordinazione motoria sono peggiorati e il cervello si è deteriorato più velocemente. Lo studio suggerisce quindi che la morte dei neuroni “è vantaggiosa perché elimina i neuroni dei circuiti cerebrali colpiti da aggregati tossici della beta-amiloide, e mantenere questi neuroni disfunzionali è peggio che perderli“. Ciò può avere implicazioni per il trattamento della malattia dal momento che alcune sostanze sperimentali che accelerano la morte dei neuroni sono in fase di test.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)