Oggi si parla di «musicoterapia», una tecnica che ha origini antiche, anche se ancora oggi richiede una dimostrazione scientifica di validità terapeutica. L’idea è quella di utilizzare la musica a scopo curativo, affiancandola a interventi medici e psicologici, per incrementare il benessere psicofisico del paziente.
Tra i maggiori sostenitori di questa tecnica ci sono i ricercatori della Comunità mondiale della longevità (Cmdl), un network internazionale di cui fanno parte alcune delle regioni del mondo in cui è particolarmente diffuso il fenomeno della longevità.
I ricercatori promuovono a pieni voti la musicoterapia, soprattutto nell’approccio medico riabilitativo.
I maggiori effetti terapeutici, però, sarebbero attribuiti ad alcune melodie piuttosto che ad altre, come quelle emesse dalle campane tibetane. Si tratta di particolari strumenti musicali, simili a ciotole di metallo, composte da una lega di sette metalli (oro, argento, rame, piombo, ferro, mercurio e stagno) che corrispondono ai sette corpi celesti e ai sette chakra. Fin dall’antichità, le campane tibetane vengono utilizzate a fini terapeutici dalla medicina orientale.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)