Venerdì 30 ottobre la Commissione elettorale neozelandese ha reso pubblico il risultato preliminare di un quesito referendario che era stato sottoposto ai cittadini alle scorse elezioni parlamentari del 17 ottobre.
Su l’83% totale dei voti totali, la Commissione centrale ha riscontrato che i neozelandesi hanno approvato con il 65% l’eutanasia. Questo esito verrà poi confermato ufficialmente il 6 novembre prossimo, quando si finirà di contare anche i cosiddetti voti speciali (che includono anche quelli espressi dagli elettori all’estero).
Dato che la maggioranza schiacciante a favore del quesito sull’eutanasia ha superato il 50% dei voti richiesto, l’End of Life Choice Act varato nel 2019 entrerà in vigore già dal mese prossimo.
La nuova legge consentirà il suicidio assistito a tutti gli adulti affetti da malattie terminali, che rischiano di morire entro 6 mesi e sopportano sofferenze “insopportabili”.
La Nuova Zelanda, quindi, si aggiungerà a Paesi Bassi, Lussemburgo, Canada, Belgio e Colombia nel novero dei paesi in cui sono in vigore diverse forme di eutanasia.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)