Secondo l‘8° Rapporto sulla coesione presentato il 9 febbraio dalla Commissione europea, per affrontare il cambiamento demografico e l’invecchiamento della popolazione nell’UE, le aziende dovranno adattarsi a una forza lavoro in diminuzione assumendo di più da gruppi con tassi di occupazione più bassi come giovani, donne e migranti non comunitari, e investendo di più nell’innovazione e nella formazione, in particolare dei lavoratori anziani e poco qualificati. Le scuole primarie e secondarie dovranno adeguarsi al minor numero di alunni, mentre altri servizi pubblici e assistenza sanitaria dovranno servire un numero crescente di residenti più anziani.
Dunque, tra le sfide che la politica di coesione 2021-2027 dovrà affrontare in futuro vi è appunto quella demografica. Il cambiamento demografico, in particolare l’invecchiamento della popolazione, avrà un’influenza su tutte le regioni, ma prima di tutto su quelle rurali. Secondo le stime nel corso del prossimo decennio la popolazione di età pari o superiore a 65 anni crescerà di più del 25% in una regione su cinque. Solo in alcune regioni della Bulgaria, della Grecia, del Portogallo e della Romania si prevede che questa fascia di età diminuirà. Al contrario, in molte regioni dell’Austria, dell’Irlanda, dei Paesi Bassi, della Polonia, della Spagna e della Slovacchia si prevede che questa fascia di età crescerà di oltre il 25% nel prossimo decennio.
È probabile che ciò porti a un aumento della domanda di assistenza sanitaria in queste regioni, che dovranno adattare le proprie infrastrutture e servizi per renderli più accessibili alle persone con mobilità ridotta e aumentare la capacità dei servizi sanitari. La popolazione in età lavorativa dovrebbe diminuire di oltre il 10% in una regione su quattro, mentre la popolazione con meno di 20 anni dovrebbe diminuire di oltre il 10% in una regione su tre.
In generale la quota di popolazione che vive in una regione in declino demografico aumenterà, secondo le stime, dal 34% al 51% tra il 2020 e il 2040. Le regioni rurali sono particolarmente colpite in quanto tale declino è già in corso. Queste tendenze possono incidere sul potenziale di crescita, sullo sviluppo delle competenze e sull’accesso ai servizi.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)