Il Report statistico nazionale 2024 di Caritas Italiana “La povertà in Italia” sui dati di 3.124 Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane, dislocati in 206 diocesi in tutte le regioni italiane, riporta anche la condizione di deprivazione sperimentata dagli over 65. 

Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un costante aumento del peso degli anziani che è passato dal 7,7%, del 2015, a oltre il 13% del 2023, in linea con la crescita della povertà assoluta registrata negli stessi anni. In alcune regioni più di altre l’incidenza degli anziani tocca punte ancora più alte, in particolare nel Mezzogiorno: Campania (18,1%), Basilicata (16,6%), Puglia (15,4%), Sardegna (15,3%). 

L’incidenza più contenuta si registra invece nelle regioni del Nord-Est (10,8%). Tra gli anziani si trova una percentuale leggermente più alta di donne (54%) e prevalgono le persone di cittadinanza italiana che corrispondono al 71,5% del totale. Gli stranieri, che pesano per il 27,1%, provengono per lo più dall’Est Europa (in primis dall’Ucraina e a seguire da Moldavia e Romania) e dal Marocco. 

La gran parte vive in case in affitto da privato (40,3%) o in case popolari (26,9%); solo il 17,1% può contare su un’abitazione di proprietà nonostante l’età avanzata. Questo valore è molto distante dai dati nazionali relativi al titolo di godimento delle abitazioni. Le motivazioni e le fragilità che spingono gli anziani a chiedere aiuto possono dirsi molteplici. 

In primo luogo ci sono le problematiche economiche, quindi condizioni di povertà legate a redditi insufficienti che impediscono di far fronte alle spese quotidiane. Le principali richieste di aiuto si concentrano, come per la gran parte delle persone incontrate, su beni e servizi alimentari e materiali. 

Un altro aspetto da sottolineare è quello legato alla salute; manifesta problematiche connesse alla salute un anziano su cinque (il 20,5%); tra gli italiani l’incidenza sale al 23,2%. I bisogni più frequenti intercettati dagli operatori dell’ascolto sono i problemi generici di salute, le malattie cardiovascolari, oncologiche, le forme depressive e la perdita di autosufficienza.