La prova dei mezzi (la capacità economica del richiedente) viene utilizzata nella maggioranza dei Paesi europei. Viene usata in 21 paesi, ma 13 di questi la applicano solo in modo parziale. In 10 Paesi invece la prova dei mezzi non viene usata (Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Olanda). In Italia, la prova dei mezzi si effettua attraverso lo strumento dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) ma in Europa la verifica delle risorse economiche dell’utenza assume forme e contenuti estremamente diversificati. Di solito, il beneficio è assegnato in modo inversamente proporzionale al reddito.
La situazione italiana è molto frammentata; in pratica, a sei diverse prestazioni corrispondono quattro diverse situazioni. L’indennità di accompagnamento, non prevede l’uso della prova dei mezzi e la stessa cosa vale per l’ADI (assistenza domiciliare integrata) garantita dalle ASL. Tutte le altre prestazioni, come il SAD, l’assegno di cura, l’assistenza semiresidenziale e l’assistenza residenziale vengono fornite sulla base di regole approvate da ogni singola regione o dai singoli comuni.
Nell’uso della prova dei mezzi per le prestazioni di LTC, ogni Paese ha scelto la propria strada ma si evidenziano caratteristiche comuni. In Europa, prevale largamente l’ipotesi in cui il reddito dei beneficiari è utilizzato per determinare i benefici da applicare in modo inversamente proporzionale (più si possiede meno prestazioni si ottengono). Quanto ai redditi da considerare si registra una convergenza nel campo di applicazione dei redditi. Ai fini della prova dei mezzi, la stragrande maggioranza dei Paesi europei richiede che i redditi del richiedente e quelli della sua famiglia siano combinati.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)