La residenza Borromea nel milanese è uno dei luoghi dove l'emergenza coronavirus è esplosa in modo tragico con un bilancio di 63 morti su 150 ospiti. I primi casi due casi sono stati segnalati il 4 marzo, e sono stati inviati al Pronto Soccorso, ma nonostante questo tre giorni dopo erano saliti a 40 tra operatori e pazienti.
Ora i familiari delle vittime chiedono per quale motivo è stata chiusa così tardi la struttura e perché non sia stato comunicato lo stato di pericolo. Secondo la relazione del 18 marzo della società che gestisce la Borromea le procedure dell'Ats sono state applicate il 22 febbraio e sono stati avvisati della situazione i vertici dell’Ats Città di Milano.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)