Il Network Non Autosufficienza ha elaborato la proposta per il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) promossa inizialmente da nove organizzazioni (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, Alzheimer Uniti Italia, Caritas Italiana, Cittadinanzattiva, Confederazione Parkinson Italia, Federazione Alzheimer Italia, Forum Disuguaglianze Diversità, Forum Nazionale Terzo Settore, La Bottega del Possibile) e sostenuta poi dalla maggior parte delle associazioni di anziani, familiari, operatori e gestori del nostro Paese. Grazie alla pressione esercitata da questa ampia coalizione sociale, le parti più importanti della proposta sono state inserite nella versione finale del Piano.
L'azione si fonda su due assi: l’aggregazione della domanda sociale, attraverso la creazione di un’ampia coalizione sociale e l’approfondimento tecnico. Le parti, infatti, hanno cercato di elaborare un documento il più possibile dettagliato e articolato, che potesse risultare uno strumento utile ai decisori interessati.
Il Pnrr attribuisce alla riforma obiettivi condivisibili, ma espressi ancora in termini generali. I principali sono l’ampliamento dell’offerta di servizi, il rafforzamento di un approccio multidimensionale, che consideri le condizioni dell’anziano nella loro globalità e la semplificazione del sistema complessivo.
La sfida ora consiste nel tradurre questi obiettivi generali negli interventi concreti di cui hanno bisogno gli anziani e le loro famiglie. I tempi di attuazione sono ristretti, dato che la riforma deve essere introdotta entro la primavera del 2023. A tal fine, avvisano i promotori, sarà cruciale che la società civile continui a rimanere unità e a far sentire in modo efficace la propria voce.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)