Per gli scienziati dell’Università della California il traguardo di ringiovanire non è irragiungibile. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Nature, che ha registrato un ritorno indietro dell’ l’età biologica di alcuni soggetti, sottoposti per un anno a uno specifico cocktail di farmaci. I volontari hanno perso in media 2,5 anni. Steve Horvath, autore dello studio ha dichiarato: «Mi aspettavo di vedere un rallentamento dell’orologio, ma non un’inversione». Eppure, la ricerca ha dimostrato che i segni sui genomi dei soggetti coinvolti nello studio, così come il loro sistema immunitario, erano effettivamente migliorati nonostante il passare del tempo.
Gli scienziati invitano comunque alla cautela perché lo studio è stato condotto su un numero molto limitato di partecipanti e non c’era un gruppo di controllo con cui confrontare i dati. Solo sei, sui nove soggetti presi in esame, hanno mostrato cambiamenti radicali a livello genetico. Gli specialisti volevano in origine esaminare come l’ormone della crescita avrebbe cambiato il tessuto nella ghiandola del timo, che aiuta le funzioni immunitarie. Scopo ulteriore era quello di verificare come i farmaci avessero cambiato gli orologi epigenetici dei volontari. I ricercatori sperano di lavorare in futuro su più persone, attraverso uno studio articolato per fasce di età ed etnie.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)