La selezione darwiniana è spietata, perchè favorisce la vita di alcune persone rispetto ad altre che hanno un certo gene a causa della pressione di un fattore ambientale. Nella specie umana, l’evidenza più conclamata per la selezione darwiniana è per i geni che conferiscono resistenza alla malaria, tuttora epidermica in metà del mondo.
Muoiono bambini, perchè la validità della selezione darwiniana vuole che non raggiungano l'età in cui possono riprodursi, permettendo quindi ai geni "deboli" di proseguire a vivere. Per questo in passato era tanto alta la mortalità infantile, solo i più forti possono arrivare a riprodursi, così che i loro forti geni aiutino l'umanità a divenire più sana.
Le pandemie sono spesso citate come potenziali agenti di selezione darwiniana negli umani, ma ciò non è certo per per due motivi. Il primo perché se la pandemia dura meno di una generazione, le frequenze dei geni che ci potrebbero proteggere non fanno in tempo ad essere modificate. Il secondo motivo invece, è che con il Covid stanno morendo sopratutto anziani, che quindi hanno già passato l'età riproduttiva.
Di conseguenza, visto che non muoiono (salvo rare eccezioni) i giovani, la selezione non funziona. In questa pandemia invece di è dimostrato, visto l'impegno e le politiche per salvare i più fragili, gli anziani, come l’evoluzione culturale è andata molto al di là dell’evoluzione biologica.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)