Le tempie imbiancate e i visi solcati dalle rughe. I segni del tempo non portano con sé solo la saggezza. Già, perché risparmiatori non si nasce ma si diventa, e i numeri lo confermano: gli anziani hanno una quota di ricchezza media più alta del 13,5% di quella degli italiani, spendono di più e hanno più capitale, insomma sono dei veri generatori di benessere.
Un dato che spiega anche perché in 25 anni si sia ridotta la spesa dei consumi familiari,mentre è sensibilmente aumentata quella degli anziani,che oggi consumano molto di più in cultura, svago e viaggi. Ma non solo spendono di più, sono anche tanti e l'Italia detiene il primato per la presenza dei longevi, con il 22.8% di anziani, seguita dalla Grecia col 21,9%.
In dieci anni, nel nostro paese si è registrata una crescita 1,8 milioni di persone con almeno 65 anni. Cresce contemporaneamente il numero dei centenari ,arrivati a 14.456 in aumento del 129% dal 2001. Una realtà sempre più forte all'interno della società quindi. Una realtà in cui "in media l'anziano ha la casa di proprietà,una qualità di vita e un livello di consumi elevato, ma non investe-dichiara il Presidente del Censis, Giuseppe De Rita-. Occorre pertanto sviluppare, all'interno della popolazione anziana, una cultura dell'investimento nel proprio futuro".
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)