Il rispetto degli anziani dovrebbe essere una priorità, ma nel nostro paese il problema della depressione senile da abbandono si ripropone continuamente e si fa sentire sempre più forte. Molto spesso chi raggiunge la terza età vive isolato da amici e parenti che immersi nella quotidianità, trascurano nonni o genitori senza pensare al male che possono far loro, perché di solitudine si muore. Essa svuota completamente il senso del trascorrere dei giorni, che inevitabilmente diventano privi di significato. Ci sono tanti modi per aiutarli. Possiamo coinvolgerli nei progetti famigliari, agevolare la loro indipendenza coinvolgendoli in nuove amicizie e nuovi interessi, condividere con loro il tempo libero trasmettendogli calore umano e stima.
Derek Taylor, novantenne inglese, ha elencato una serie di cose da fare, per sentirsi meno soli (il suo vademecum sta spopolando sul web e sui social): chiamare gli amici di vecchia data; iscriversi ai centri ricreativi, fare volontariato; prendere in considerazione l’università della terza età; imparare ad usare il computer. Quindi, esistono tante possibilità per lenire la solitudine degli anziani.
(Fonte: tratto dall'articolo)