Per un numero crescente di individui, soprattutto anziani, la solitudine non è una scelta ma una precisa condizione esistenziale e sociale subìta. Molte ricerche la considerano una situazione patologica. L'Università della California lo ha accertato, con risonanza magnetica funzionale, esaminando le aree del cervello attivate in tale situazione (corteccia cingolata anteriore e parafrontale destra-area del dolore). Per il Censis (48° Rapporto) il 47% degli italiani trascorre in solitudine ogni giorno circa 5 ore e 10 minuti. Per l'Istat le persone sono sempre meno inserite in reti familiari al punto che solo 1 anziano su 4, oggi, dichiara di poter contare su una rete di sostegno e relazione. In Gran Bretagna c'è una tale consapevolezza della situazione dal punto di vista della salute pubblica che, nel 2018, si è deciso di costituire un Ministero per la solitudine. Le scienze sociali e mediche hanno delineato cause e profilo epidemiologico del problema che, tuttavia, non trova spazio nelle agende politiche dei Governi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)