Suor Martha Pelloni, è impegnata da più di 30 anni in Argentina per proteggere le donne e le ragazze, meritandosi il titolo di "suora femminista".
Il suo impegno è iniziato nel 1990, quando era rettrice del collegio a San Fernando. Sparì una studentessa, Maria Soledad, che fu ritrovata per strada violentata e assassinata.
Martha si impegnò per non lasciare impunito questo delitto, e, mobilitando la protesta pubblica assicurò alla giustizia i responsabili, ragazzi figli dei potenti locali, che avevano agito certi dell’impunità dovuta al loro ceto.
Anche nel 2006, al termine di un inchiesta durata un decennio, riuscì a denunciare una rete di adozioni illegali di neonati. I datori di lavoro violentavano le domestiche adolescenti e per tenersi il posto, le ragazze dovevano cedere il figlio. Andarono in galera anche una politica locale e il marito avvocato. Ora suor Martha ha 79 anni ed è impegnata soprattutto nella Rete per l’infanzia rubata, da lei fondata nel 2008, che conta 40 forum in tutta l’Argentina, e ciascuno segue i casi di sparizioni di ragazze, di violenze domestiche, di abusi e di omicidi derubricati come incidenti, dove spesso i colpevoli sono protetti da soldi o status sociale.
Ha subito tanti attacchi negli anni suor Martha che spiega «Non sono femminista a oltranza, cerco l’integrazione tra l’uomo e la donna. Il Vangelo è amore e io lavoro per la dignità dell’uno e dell’altra». Pubblica sulla sua pagina Facebook i volti di ragazze scomparse, perché spera sempre che, magari dopo anni, possa dare una traccia per capirne il destino. Ora è sulle tracce di una rete di satanisti che, con la scusa di sacrifici rituali, abusano e violentano bambini. L'impegno di Suor Martha ha spinto tante donne a denunciare e a fare rete, lei continua, come le raccomandò Papa Francesco, a «fare chiasso» per proteggere i più deboli.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)