Papa Francesco nello scrivere il messaggio per la prima Giornata dei Nonni, in calendario la quarta domenica di luglio, ha scritto: «In questo periodo abbiamo imparato a comprendere quanto siano importanti per ognuno di noi gli abbracci e le visite, e come mi rattrista il fatto che in alcuni luoghi queste non siano ancora possibili!».
Ma c’è spazio nella nostra società per la tenerezza? I nonni sono depositari dei valori fondamentali della vita e rappresentano la principale ricchezza che ogni famiglia ha a disposizione. L’amore suscita un desiderio di imitazione e un bisogno di identificazione che abbraccia tanto i modi di vivere che i valori sui quali si imposta la vita. Purtroppo, però, a suo sfavore giocano diversi fattori, non ultimo il disagio familiare legato all’assottigliarsi del nucleo familiare e al venir meno delle relazioni sociali. In un ambiente ampio di una volta, in cui la famiglia poteva contare sulla vicinanza stabile dei nonni, le tensioni si stemperavano più facilmente. «Se non c’è niente che va bene – dice un proverbio – chiama tua nonna!».
Oggi a molti genitori manca pure il tempo di chiamare i nonni e spesso anche di gratificare i figli con gesti di tenerezza. L’idea di papa Francesco di istituire la Giornata mondiale dei nonni giunge opportuna in un periodo ancora travagliato dal virus, che colpisce soprattutto gli anziani e li allontana dalla loro famiglia. In questi giorni un’indagine realizzata dall’Osservatorio internazionale sulla famiglia su 12 Paesi, tra cui l’Italia, ha evidenziato che i mali maggiori della nostra società riguardano i rapporti e gli affetti familiari.
Il Pontefice ha più volte sottolineato il ruolo degli anziani nella crescita di una società sana, ha ricordato che la vecchiaia è un dono e che i nonni sono l’anello di congiunzione tra le generazioni per trasmettere ai giovani esperienza di vita e di fede, ha perfino fatto riferimenti alla vita personale, riconoscendo il ruolo fondamentale avuto dalla nonna nella sua formazione. «Non esiste un’età per andare in pensione dal compito di annunciare il Vangelo, dal compito di trasmettere le tradizioni ai nipoti», ha scritto nel messaggio per la Giornata.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)