Con una corretta respirazione si arriva ad immettere nei polmoni una gran quantità di aria, facendo attenzione a non gonfiare troppo la cassa toracica e senza alzare le spalle. L’aria inspirata viene spinta verso la pancia, convogliando così l’aria nella parte bassa dei polmoni e costringendo il diaframma a spostarsi verso il basso sotto la spinta dei polmoni. Risultato: si respira meglio.
La scienza conferma: emettere le note cercando l’aria giù in fondo alle vie respiratorie significa fare una vera e propria ginnastica del respiro e quindi migliorare il benessere, anche e soprattutto nella terza età. Con l’aumentare dell’età cala progressivamente la funzionalità respiratoria e in presenza di patologie molto diffuse, come l’asma, si verifica un’ostruzione dei bronchi attraverso cui l’aria dovrebbe correre liberamente. Il canto diventa quindi una vera e propria ginnastica respiratoria che fa lavorare al meglio i muscoli dei bronchi, favorendone la dilatazione.
Ma limitare i benefici del cantare in gruppo al solo aspetto fisico è tremendamente riduttivo. Sotto il profilo emotivo e psicologico, infatti, cantare assieme agli altri, dover seguire timbri e ritmi indicati dallo spartito e dal maestro, mettersi in gioco per rilassarsi regolarmente possono essere armi fantastiche per il morale. Quando cantiamo si attivano nel cervello diverse aree, legate non solo al meccanismo della memoria e dell’attenzione ma anche a veri e propri circuiti emotivi.
Grazie al canto si mette in moto un meccanismo che in qualche modo favorisce la secrezione di dopamina: la presenza di questo neurotrasmettitore è ovviamente associata al piacere e questo spiega perché cantando ci si sente meglio. E poi la compagnia del coro, l’impegno per le prove, la necessità di incontrarsi sono tutti meccanismi che fanno partire una serie di aspetti positivi che conducono ad un "effetto socializzazione". Proprio questo particolare impatto è di grande significato: articoli scientifici apparsi sul Journal of Gerontology segnalano come esista la possibilità di migliorare la funzione sociale della persona anziana proprio grazie alle attività di gruppo
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)