Djiana Rakipi è diventata Lali, che in albanese significa fratello maggiore, giurando a 17 anni di essere uomo. In questo modo ha potuto lavorare per far vivere le sue sorelle. Ha anche vissuto come un uomo, fumare, bere, fare il soldato, come dice anche lei (che di se stessa parla al maschile «Ho potuto essere libero».
Djiana, 66 anni, è una delle ultime burrneshe, le vergini giurate, che vivevano nelle regioni montagnose del nord dell'Albania. Lei è l'unica a vivere in città, a Durres. Il kanun, il canone della vendetta e del patriarcato, le ha permesso di vivere da uomo.
Come lei, tutte le burrnesh indica questo come una scelta, non un'imposizione. Una scelta (e fuga) da un mondo in cui solo agli uomini era concesso di lavorare. Lali ha scelto la carriera militare, ha comandato fino a 800 uomini, ed è agente della dogana, fotografo, pittore.
Anche la scelta della castità della rinuncia a fare figli non ha pesato troppo sulla sua vita «Forse è difficile da capire: ma la donna, quando ho dovuto scegliere, non era niente. La libertà non era per le donne. Io sono sfuggito a questo destino. Io non sono mai uscito da una stanza chinando il capo, non ho mai abbassato lo sguardo davanti a un uomo. Io ho potuto tenere sempre la testa alta, sono sempre stato libero». Non approva gli interventi chirurgici perchè dice «Non parlatemi di chirurgia, non parlatemi di genere. Io non ho cambiato niente, non si gioca con quello che siamo, è immorale. Dio ci ha dato due generi, maschio e femmina, ha creato Adamo e Eva, il maschile e il femminile, è la natura».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)