Gli italiani bevitori a rischio sono circa 8,5 milioni (per tre quarti uomini), di cui ben 800mila sono minorenni e 2,7 milioni ultra 65enni. E tra le regioni più a rischio, la Toscana, presenta dati sempre superiori alla media nazionale: l’8,4 per cento dei bevitori maschi contro 6,1 per cento a livello nazionale, e l’8,5 per cento delle donne contro 5,5. Questi i dati su cui gli studiosi si sono confrontati a Montecatini Terme (Pistoia) il 17 e 18 maggio scorso al congresso nazionale sui Centri diurni Alzheimer, organizzato dall’Unità di Ricerca in Medicina dell’Invecchiamento dell’Università di Firenze, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Uno studio franco-canadese pubblicato dalla rivista scientifica Lancet Public Health conferma che l’abuso di alcol è il principale fattore di rischio della demenza e per oltre la metà dei casi di demenza precoce. Un altro studio dell’Università di Oxford su 550 forti bevitori, pubblicata dal British Medical Journal, evidenzia come l’abuso di alcol induca una perdita di volume dell’ippocampo, la struttura cerebrale più implicata nel mantenimento della memoria e nello sviluppo dell’Alzheimer.
(Sintesi redatta da: Magi Claudio)