Alfio Pallini viene portato con la forza e con l’inganno nella villa dagli affezionati nipoti; l'anziano si accorge presto di essere capitato in un luogo inquietante. I suoi vicini di letto cambiano di continuo e le sedazioni sono molto diffuse; il personale è robusto e convincente. Alfio, che già progetta la fuga, diventa sospettoso, nasconde i farmaci, va curiosando, origlia le chiacchiere delle dispotiche infermiere, cerca di mettersi in contatto con il suo badante di un tempo; l'unica persona di cui si fida e che potrebbe fargli guadagnare la libertà. Non si arrende e le sue reazioni allarmano medici e inservienti che decidono di procedere con maniere forti e definitive. Una parodia fantastica e feroce, che mette alla berlina la medicalizzazione del disagio quotidiano, l’ipocrita rivalutazione dei valori dell’essere anziani, la buona morte, i falsi affetti familiari.
(Fonte: www.qlibri.it)