1936. Costa della Cornovaglia. La vita di due anziane sorelle, Ursula e Janet Widdington, viene sconvolta dal ritrovamento sulla spiaggia di un giovane che ha rischiato l'annegamento. Le due lo soccorrono e l'accolgono in casa per curarlo. Scopriranno che si tratta di un giovane polacco di nome Andrea che stava cercando di partire per gli Stati Uniti. Progressivamente verranno a conoscenza di altre sue peculiarità e una di loro finirà con l'innamorarsene.
Due autentiche ladies del cinema britannico che rispondono ai nomi di Judi Dench e Maggie Smith stanno al centro di questa storia old fashioned che solo spalle artisticamente ampie come le loro avrebbero potuto sostenere senza farla cadere nel ridicolo/patetico della messa a nudo di un innamoramento senile. Perché c'è una sorta di stereotipo consolidato nella nostra società secondo il quale un maschio che si affianca a una donna molto più giovane di lui è ancora un esperto cacciatore di femmine mentre una donna che si innamora di un giovane o ha perso la testa oppure è semplicemente patetica. Questa è la trappola a cui Judi Dench riesce abilmente a sfuggire in un film che peraltro si muove nell'ambito di una sceneggiatura il cui finale diviene prevedibile già a metà film. Se la sorella Janet ha potuto vivere, seppur brevemente a causa della Prima Guerra Mondiale, una vita di coppia a Ursula tutto ciò è stato negato. Andrea diviene così il figlio da accudire ma anche la sognata spalla su cui poggiare il capo e con cui confidarsi più di quanto non si possa fare con la piuttosto rigida sorella. Il suo personaggio vive di piccole variazioni d'umore che si trasformano in tensione quando nella vita del ragazzo entra la giovane e affascinante Olga Daniloff che coglie in lui, oltre a tutto, delle doti che potrebbero favorirne un brillante futuro professionale. Charles Dance mette così a frutto nella sua opera prima come regista la sua lunga carriera d'attore e riesce a favorire le colleghe nonostante la fragilità della script che lo vede come autore. (Fonte: www.mymovies.it)