Si torna a parlare dei possibili benefici dell’aglio. Al recente meeting di biologia sperimentale di Orlando (Usa), alcuni ricercatori hanno riportato un’interessante correlazione tra aglio, microbiota e memoria.
Diete ricche di solfuro di allile riescono infatti a migliorare la flora batterica e le capacità mnemoniche, solitamente messe a dura prova dall’età. Almeno nei topi, secondo quanto suggerisce lo studio presentato da Jyotirama Behera dell’Università di Louisville, in Florida. Forse, azzardano gli scienziati, l’azione della sostanza contenuta nell’aglio sulla memoria potrebbe svolgersi tramite l’effetto sui batteri. Serviranno comunque altri studi sul tema per capire le reali potenzialità del solfuro di allide come antiaging di interesse terapeutico e il legame tra microbiota e declino cognitivo.
(Fonte: tratto dall'articolo)