Il quadro disegnato dall’Atlante delle disuguaglianze sociali nell’uso dei farmaci per la cura delle principali malattie croniche, presentato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), mostra un’Italia divisa. Dai dati risulta che il maggior uso di farmaci è legato alle zone più disagiate del Paese. Nello specifico, si osservano livelli di consumo più alti al Sud e nelle Isole per i farmaci per l’ipertensione e la tiroide, ma anche per quelli contro il colesterolo e l’osteoporosi. Un trend inverso, con consumi maggiori nelle aree del Nord e minori al Sud, si osserva invece per i farmaci antidepressivi. Mentre, per i farmaci per la demenza, il tasso di consumo è più alto nelle province del Centro.
L’idea di un atlante relativo all'argomento è nata all’interno dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed), per provare a fornire una chiave di lettura "socioeconomica" delle forti differenze territoriali nell’uso dei farmaci in Italia. Incrociando l’indice di deprivazione, le prescrizioni farmaceutiche erogate e il contesto geografico, il rapporto esamina 15 patologie croniche. "Sono i soggetti residenti nelle aree più deprivate a far registrare i più alti tassi di consumo pro capite", si legge. Chi ha quindi peggiori condizioni sociali ed economiche non ha meno accesso ai farmaci, ma - al contrario - ne utilizza di più. Questo "probabilmente a causa del peggior stato di salute di questi soggetti, che potrebbe essere associato a uno stile di vita non corretto".
Altro elemento di rilievo è la presenza di una spesa privata, o "out of pocket", consistente per i farmaci. Andrebbe meglio esaminata e potrebbe rappresentare un fattore di ulteriore differenziazione tra Regioni ricche e povere, specie per le categorie di farmaci non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Il rapporto conferma, inoltre, che la depressione è il disturbo mentale più diffuso e che colpisce maggiormente le donne. Così come che la demenza è in continua crescita e colpisce circa 1.279.000 persone. Mentre le patologie della tiroide sono le malattie più frequenti del sistema endocrino dopo il diabete. Quanto ai livelli medi di aderenza alle terapie prescritte dal medico "a livello nazionale sono in generale poco soddisfacenti" e "si osserva un gradiente decrescente Nord-Sud".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)