La popolazione anziana continua ad aumentare. Si stima che nel 2050, il numero degli ultraottantenni sarà 4 volte superiore a quello attuale.
Mantenere in buono stato le funzioni fisiche e cognitive è diventato un interesse comune per avere una vecchiaia di successo. Per la prima volta sono stati esaminati tutti gli studi pubblicati dal 1980 al 2014, presso il Centre of Physical Activity and Nutrition Research, Deakin University, Melbourne, Australia, con lo scopo di correlare diversi modelli dietetici con il progredire di una senescenza serena.
I risultati hanno dimostrato che una dieta bilanciata come quella mediterranea, comprensiva di un consumo elevato di ortaggi, frutta, legumi, olio di oliva, pesce, cereali, noci e mandorle, fornisce molti nutrienti (vitamine del gruppo B, acidi grassi omega 3 e antiossidanti come vitamine A, C, E), necessari, non solo a prevenire le malattie cardiovascolari, ma a mantenere la salute mentale nell’anziano.
Questo modello dietetico, ritenuto valido dal National Insitute of Health, USA, è stato ripreso e modificato solo nel consumo di sale.
Negli studi pubblicati dai ricercatori australiani su European Journal of Nutrition, in aprile 2016, la dieta, ritenuta equilibrata (mediterranea o DASH), conteneva i seguenti micronutrienti: vitamine antiossidanti, necessarie a proteggere il cervello dal danno ossidativo e vitamine del gruppo B, che influenzano molte funzioni cerebrali.
Questi nutrienti possono contrastare, dunque, la comparsa della demenza e della depressione, problemi neuropsicologici comuni nell’anziano. Mantengono anche la forza muscolare e prevengono la comparsa di malattie croniche, per avere una buona qualità di vita, sia nella mezza età che nell’anziano.
(Fonte: tratto dall'articolo)