Un nuovo studio pubblicato su JAMA Neurology, dimostra che c’è una maggiore prevalenza della malattia di Alzheimer tra le donne rispetto agli uomini. Finora non è stato valutato il sesso come variabile biologica, ma ci sono buone ragioni per aspettarsi che, nell’età più anziana, ci siano differenze ormonali tra i sessi che potrebbero avere un impatto sulla malattia. Lo attesta una ricerca del Vanderbilt Memory and Alzheimer Center ( Nashville -Tennessee). Questa prevalenza di casi nel mondo femminile, secondo gli autori, deriverebbe dal gene APOE che è il più forte fattore genetico predisponente alla malattia di Alzheimer e riguarderebbe soprattutto le donne fra i 55 e i 70 anni, piuttosto che gli uomini. Poco si conosce, tuttavia, del meccanismo che sta alla base di questa differenza di genere. Questa scoperta ha permesso di compiere un passo avanti valutando l’ associazione fra gene Apoe e livelli di amiloide e tau.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)