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Sabato Giovanni

L’Alzheimer si combatte giocando d’anticipo

La Repubblica, 19-09-2017, pp.26-27

Sono più di venti anni che si cercano farmaci per frenare la malattia, ma fino ad oggi non si è raggiunto alcun risultato, se non quello di alleviare qualche sintomo. Si è provato a contrastare una proteina, l’amiloide, che si ritiene la responsabile principale della malattia ma senza successo. Anche lo solanezumab, anticorpo che dovrebbe prevenire le placche di questa proteina è stato un fallimento nelle due grandi sperimentazioni fatte. Negli ultimi anni però gli scienziati pensano che il problema sia quando sono stati somministrati i farmaci. Infatti, poiché i fenomeni degenerativi dell’Alzheimer iniziano anche 15/20 anni prima, per rendere i trattamenti efficaci bisogna intervenire prima dell’insorgere della malattia. La ricerca europea è all’avanguardia in questo campo e sta lavorando con diversi progetti per trovare la cura contro l’Alzheimer.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Sabato Giovanni
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2017
Pagine26-27
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-09-19
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLa Repubblica
Subtitolo in stampaLa Repubblica, 19-09-2017, pp.26-27
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Sabato Giovanni
Parole chiave: Malattia di Alzheimer Ricerca