La grazia concessa dal presidente Mattarella ai due anziani che hanno ucciso le rispettive consorti malate di Alzheimer porta a diverse riflessioni. Hanno ucciso per pietà, per disperazione ma anche per il senso di impotenza che si prova quando una persona cara non è più capace di badare a stessa, non ricorda più nulla del passato e soffre. I malati di Alzheimer però hanno comunque dei " residui di sé", difficili da percepire dall’esterno. La difficoltà di riconoscere nel malato che non ci riconosce la persona che si è amata è molto elevata e nel nostro Paese manca la cultura dell’accompagnamento delle persone care confrontate al dramma dell’Alzheimer, che vengono lasciate sole. E in questa solitudine sono molte le cose che non si riescono a sostenere e che sono troppo dolorose, per cui si agisce per pietà, anche se forse è più una pietà nei propri confronti, che una pietà verso chi è affetto da demenza senile o Alzheimer.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)