Nelle RSA sono particolarmente complesse le situazioni in cui si deve intervenire su anziani degenti compromessi cognitivamente. In caso di impossibilità del paziente, infatti, deve essere dato il consenso informato da turore, curatore o Ammninistratore di Sostegno. Sono però molto numerosi gli interventi che debbono richiedere questo assenso e i Giudici tutelari non sempre lo ritengono necessario (v. L’Amministratore di Sostegno per gli ospiti delle RSA: una sentenza rivoluzionaria?). Bisognerebbe invece cercare di capire, attraverso l'esperienza di vita dell'anziano, quale sarebbe stata effettivamente la sua volontà. Per questo si auspica che si cerchi di ottenere dagli anziani fragili ricoverati, prima del decadimento cognitivo, delle indicazioni della loro volontà e che la legislatura introduca tutele giuridiche specifiche per gli adulti fragili senza dovere per forza ricorrere all’Autorità giudiziaria.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)