Un gruppo di ricercatori dell’Università della California a Los Angeles ha cercato di dare una risposta alle differenti caratteristiche epidemiologiche delle pandemie di influenza aviaria del 2009 e del 2013.
La prima, causata dal ceppo virale H5N1, colpì prevalentemente bambini e giovani adulti, mentre la seconda, causata dal ceppo H7N9, interessò in modo sproporzionato gli adulti più anziani. Lo spartiacque è il 1968, anno nel quale si manifestò un nuovo virus che soppiantò i precedenti. Dal 1918 al 1968 infatti tutte le epidemie di influenza che si sono succedute sono state causate da ceppi appartenenti al primo di questi gruppi. La pandemia influenzale del 1968, più nota come "Hong Kong" e dovuta a un virus H3N2, riuscì però a soppiantare i virus che avevano dominato il mezzo secolo precedente.
Questi risultati suggeriscono che di fronte a future pandemie dovrebbe essere possibile prevedere quali classi di età sono a maggior rischio di un'infezione molto grave.
(Fonte: tratto dall'articolo)