In Spagna gli aiuti economici per accedere alle case di riposo o ai centri diurni di assistenza per gli anziani arrivano tardi, per le persone è difficile orientarsi con la normativa e i posti letto pubblici nelle case di riposo private diminuiscono o sono molto distanti dall’abitazione della famiglia di origine. Secondo Silvia Serra, coordinatrice del servizio di informazione e orientamento dell’ Asociación Benéfica Geriátrica Ibérica , i Comuni devono attivarsi maggiormente. I servizi sanitari locali sono saturi di richieste e hanno poco tempo da dedicare anche solo a chi si rivolge loro per chiedere informazioni. Prosegue la Sierra” In alcune regioni, come Madrid, si stanno riducendo i posti pubblici concertati con le strutture private, perché gli operatori sociali non riescono a far fronte ai bisogni dei loro ospiti con quanto passa lo Stato". Nel 2016 il Comune di Madrid ha ridotto del 33% i costi versati alle case per anziani, con il risultato di aumentare la spesa nelle strutture pubbliche.
Lo Stato non solo paga poco, ma paga anche in ritardo: un paziente privato versa la sua quota mensilmente, mentre la Pubblica Amministrazione può dilazionare il pagamento anche a 60 giorni.
Secondo i dati dell’Osservatorio sull’assistenza sociale, elaborati dall’Associazione Statale per i Servizi Sociali, lo scorso anno 30.000 anziani – con una media di 80 persone al giorno – sono morte prima di aver ricevuto assistenza.
Silvia Serra aggiunge che gli aiuti economici pubblici per accedere a case di cura private, oscillano tra i 300 e i 700 euro a persona, di conseguenza spesso sono insufficienti, anche se sommati ad una pensione che comunque - nella maggior parte dei casi- risulta essere bassa, Vale la pena sottolineare che le differenze di qualità tra un centro e l’altro possono essere sostanziali, inoltre spesso la distanza con i familiari diventa quasi insormontabile mentre è noto che due pilastri fondamentali per l’autostima, il benessere emozionale e la qualità della vita degli anziano sono esattamente l’affetto e la vicinanza dei loro familiari.
Di fatto la legge spagnola sull’assistenza del 2006 ha messo a fuoco il problema e ha dotato le amministrazioni, anche quella delle comunità autonome, di mezzi che prima non esistevano, tuttavia questi strumenti sono ancora insufficienti.
È un inizio, sicuramente c’è molto da fare ancora, ma non si può chiamare fallimento.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)