La Carta di Ottawa, sottoscritta dagli Stati appartenenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), codifica il concetto di promozione della salute che viene definita come “il processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla” e a distanza di più di trent’anni costituisce ancora un fondamentale e attuale documento di riferimento per lo sviluppo delle politiche orientate alla salute e per il riconoscimento e la valorizzazione dei professionisti a ciò espressamente dedicati.
“Il documento – spiega l’Associazione Nazionale Assistenti Sanitari – rappresenta per gli assistenti sanitari italiani il riconoscimento a livello internazionale della funzione da loro svolta all’interno del nostro Paese e codificata dalla normativa dello Stato che definisce già dal 1974 con il DPR 225 l’assistente sanitario come “il professionista che collabora a far acquisire alla popolazione il valore fondamentale della salute” attribuendogli gli strumenti di lavoro tipici dell’attività promozionale.
Infatti l’Assistente sanitario, come sancisce attualmente il suo profilo professionale DM n. 69 del 17 gennaio 1997, è la professione sanitaria espressamente dedicata alla prevenzione, alla promozione ed alla educazione per la salute, e quindi – premesso che la promozione della salute e l’educazione sanitaria sono in generale compito di tutti gli operatori sanitari e, per quanto riguarda la scuola, degli insegnanti – non v’è dubbio che, “per assicurarne la piena funzionalità è necessario prevedere livelli organizzativi specifici e operatori specificatamente preparati”, ovvero gli Assistenti sanitari (Relazione del Dipartimento delle professioni sanitarie del Ministero della Sanità allo schema di decreto concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’Assistente sanitario).
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)