In Italia vivono 13 milioni di over 65, una cifra destinata ad aumentare nel corso del tempo. A fronte della usata retorica dell’invecchiamento felice, è indubbio che, nonostante il miglioramento progressivo del processo di invecchiamento, il raggiungimento in massa di una età, una volta accessibile a pochi, creerà un aumento nei casi di malattie croniche e disabilità con relativo carico di assistenza sociale.
A questi problemi di carattere più generale, vanno aggiunti nei singoli casi, il riacutizzarsi di patologie acute, in particolar modo se croniche. Ebbene, è ampiamente documentato, anche da importanti studi italiani, che questi pazienti, una volta in ricoverati in ospedale, nei reparti geriatrici, non ricevono cure adeguate. Al tempo stesso, altri studi documentano che un’assistenza domiciliare ben condotta, permette di migliorare la qualità delle cure e ridurre i costi stessi dell’assistenza. Infine, soprattutto a causa dello sfaldamento dello zoccolo familiare, si espandono sempre più strutture terziarie, in particolare residenze sanitarie assistenziali, centri diurni per anziani e centri per l’Alzheimer.
Appare quindi chiaro che l’assistenza geriatrica, fornita da medici e paramedici specializzati in materia, sia indispensabile. Sorprende, pertanto, il basso numero di contratti di formazione specialistica in Geriatria previsti nel corrente anno, esiguo se confrontato a quello fissato per Pediatria e Medicina Interna.
La motivazione al riguardo, è che la stima del fabbisogno di geriatri è troppo complessa da calcolare in rapporto alle molteplici funzioni professionali e ai relativi luoghi di esercizio della professione, nonché a causa della partecipazione della Sanità privata, rilevante ma difficilmente qualificabile. Questa situazione, già pesante nel quadro attuale, è destinata a recare danni maggiori nel futuro, influenzando l’assistenza sanitaria e il sistema formativo universitario.
Negare il fabbisogno di geriatri nella nostra società significa assumersi la responsabilità di peggiorare l’aspettativa e la qualità di vita degli anziani.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)