A causa di fusioni e rincorse all’innovazione può accadere che l’azienda licenzi persone sopra i 50 o i 40 anni. In sei mesi e mezzo però è possibile ritrovare lavoro tramite l’outplacement. Lo dimostra la storia di Pietro Oddo comincia quando a 55 anni è project manager e si occupa di progetti legati all’uso del credito telefonico come strumento di pagamento in una multinazionale. A causa di una riorganizzazione viene accompagnato all’uscita con un pacchetto che comprende l’outplacement.Inizia così «l’assessment delle competenze»,e impara anche un nuovo modo per raccontarle, finalizzandolo alla ricerca di un lavoro. Dopo essersi fatto conoscere anche attraverso i social, viene chiamato da un ex partner della società da cui era uscito, offre dogli un posto come responsabile marketing e sviluppo business in una Pmi, permettendogli «una rinascita». Il programma di outplacement aiuta nella ricollocazione aziendale, con tempi mediamente di sei mesi e mezzo, con percentuali di successo dell’85%. Per tutti sono importanti le skills digitali, dove viene svolto un importante lavoro proprio durante il progetto, poiché molte persone hanno bisogno di supporto proprio sul digitale, così da poter colmare gap di competenze e costruire e il proprio personal branding, anche con i social.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)