Tre ricercatrici australiane, Margot Rawsthorne, Kayleig Ellis e Alison de Pree, in un articolo pubblicato sulla rivista Gerontological Social Work hanno voluto porre l’attenzione nei confronti delle donne anziane che vivono in autonomia nel loro quartiere. Lo studio prende piede dall’osservazione di un progetto collaborativo decennale, portato avanti da un gruppo di donne anziane della cittadina di Glebe, vicino Sidney.

“Come possiamo garantire che le donne anziane vivano e si sentano coinvolte all’interno di una comunità in cui sono sicure e sono in grado di accedere ai servizi di assistenza di cui hanno bisogno?”

Le ricercatrici hanno risposto a questo quesito attraverso differenti azioni: un’analisi dei bisogni della comunità; una valutazione sull’impatto che ha la partecipazione alle diverse attività di quartiere, proposte dalle anziane stesse, sulla salute e sul benessere; infine attraverso una valutazione dell’impatto che ha l’esperienza dei membri del gruppo nella promozione di una comunità migliore.

Durante la trattazione le autrici evidenziano come la partecipazione all’azione sociale delle donne anziane produce benessere per le donne stesse e, allo stesso tempo tali anziane sono degli agenti del cambiamento sociale nella loro comunità. I dati riportati nell’articolo suggeriscono che una pratica di sviluppo comunitario debba basarsi, per essere realmente incisiva, sulla partecipazione e sulla consapevolezza che sia necessario condividere competenze e potere decisionale.

Le autrici evidenziano inoltre come sia importante diffondere e rendere concreta l’idea di un’azione collettiva che ha il potenziale di creare un clima di fiducia e amicizia; tutto ciò permette di credere e mettere in atto un aiuto reciproco. Queste donne, che lavorano insieme per ottenere un cambiamento sociale, sfidando degli stereotipi basati sul genere e sulla vecchiaia, hanno un potenziale non solo per abbattere l’isolamento e creare connessioni, ma anche per cambiare il modo in cui gli anziani sono percepiti all’interno della comunità.