Da uno studio illustrato a Milano, alla presentazione della Terza settimana nazionale dell'ipercolesterolemia familiare promossa da Sisa (Società italiana per lo studio dell'aterosclerosi) è emerso che in alcune città italiane a causa dell’inquinamento è più facile contrarre malattie e invecchiare prima.
“Con la riduzione della concentrazione di polveri sottili nelle nostre città, anche solo di pochi punti, è possibile ridurre già nel breve periodo il rischio di ispessimento rapido della carotide, quindi di invecchiamento precoce di cuore e cervello, a causa degli effetti dannosi dell'inquinamento anche sull'arteriosclerosi”, ha affermato Luigi Gentile, presidente Sisa Piemonte e Valle d'Aosta. Confrontando i dati forniti da ISPRA Ambiente, relativi all'inquinamento da particolato fine (PM2.5), con le elaborazioni statistiche a carattere medico i ricercatori hanno concluso come proprio tale combinazione di fattori sia alla base delle differenze tra Roma, che vanterebbe un minore tasso di inquinamento medio, e le due grandi città del Nord Italia. Un mix davvero pericoloso. Insomma, chi vive a Milano o a Torino potrebbe invecchiare prima rispetto a chi, invece, vive a Roma.
L'inquinamento da polveri sottili è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Una vera e propria anomalia (disfunzione endoteliale) che può più facilmente portare poi alla formazione di placche aterosclerotiche.
(Fonte: tratto dall'articolo)