Uno studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine confermerebbe l’esistenza di un legame tra le forti difficoltà economiche e un peggioramento notevole delle funzioni cognitive.
Inoltre, sembra che la povertà contribuisca ad un invecchiamento precoce nella fascia più debole della popolazione. Negli Stati Uniti d’America la forte disuguaglianza tra ricchi e poveri è cresciuta a dismisura durante l’ultimo periodo e 4 americani su 5 avrebbero guardato la povertà in faccia almeno una volta nella loro vita.
I ricercatori hanno esaminato gli effetti della povertà e delle difficoltà economiche sulla funzione cognitiva usando i dati di reddito (variabili da "ricchezza" a "povertà") di 3.400 uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
I ricercatori hanno misurato la loro memoria verbale e la capacità di ricordare le parole, le prestazioni che hanno a che vedere con la velocità e la capacità di rispondere ad uno stimolo quando un altro viene soppresso. Dai dati è emersa la presenza di un possibile legame tra la maggiore esposizione alla povertà e il peggioramento delle funzioni cognitive, come la velocità di elaborazione.
(Fonte: tratto dall'articolo)