Al VII Forum sulla non autosufficienza di Bologna è stata presentata una ricerca sulla vita dei caregiver stranieri.
La ricerca 'Da te a me' della cooperativa 'Anziani e non solo' prova a rispondere alla difficile vita dei caregiver stranieri. La coordinatrice del progetto Licia Boccaletti sottolinea che alle difficoltà comuni se ne aggiungono altre, a partire da quella linguistica.
Si stima che in Italia siano oltre 3 milioni e 300mila i caregiver familiari, ovvero quelle persone che, volontariamente e in modo gratuito, vanno in aiuto di un proprio parente o di una persona amica non in grado di prendersi cura di sé perché malata o disabile. Un ruolo non sempre facile: spesso capita che il caregiver incontri varie difficoltà, dall’isolamento sociale e familiare al peggioramento delle condizioni di salute psico-fisica; dall’impoverimento economico alla difficoltà di conciliazione. E quando il caregiver è una persona straniera? In quel caso, è molto probabile che a quelle difficoltà comuni se ne sommino altre, connesse a barriere culturali e linguistiche e a una ridotta rete sociale sul territorio.
Licia Boccaletti e Loredana Ligabue, ricercatrici sociali della cooperativa carpigiana 'Anziani e non solo', hanno portato avanti il progetto 'Da te a me', con l’obiettivo di approfondire il tema dei caregiver familiari di origine straniera e di capire come anche la formazione dei mediatori culturali debba evolversi.
(Fonte: www.fondazioneleonardo.it)