In Europa, oggi, 123 milioni di persone (il 24,5% della popolazione)sono a rischio povertà. Contestualmente la povertà ha cambiato volto: con la crisi sono più esposti al rischio di esclusione sociale i minori e i giovani (oltre che gli anziani); le famiglie con due figli e i working poor. Fattori di rischio per l'esclusione sociale sono i cambiamenti demografici e delle strutture familiari, che mettono a repentaglio anche le "capacità di welfare" del principale ammortizzatore sociale italiano: la famiglia. L'allungamento dell'aspettativa di vita media ha implicazioni sui bisogni assistenziali ma anche sulla distribuzione degli oneri di cura: combinato al prolungamento dell’età delle donne primipare, questo elemento contribuisce all’incremento di quella fetta della popolazione schiacciata contemporaneamente tra la cura dei figli e dei genitori anziani e non autosufficienti. Un aspetto che, se non supportato da adeguati strumenti di caregiving familiari per bambini ed anziani, contribuisce anche a peggiorare i livelli di occupazione femminile, già bassi in Italia.
(Fonte: tratto dall'articolo)