Altro che autoscatti al tramonto o al mare, gli anziani di domani si faranno le “selfie ispezioni”: grazie a lenti tascabili applicate sul proprio smartphone, si avrà un immediato parere medico su una ferita o su macchie sospette sulla pelle. Oppure potranno essere utilizzati occhiali speciali per udire meglio o scarpe in grafene che tengono il piede sempre al caldo, tutto mentre un robot R1 sta pulendo il salotto di casa. «Il futuro, in realtà, è già cominciato e può essere toccato con mano», sostiene Alberto Diaspro, direttore del Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.
Ieri la sala delle Grida del Palazzo della Borsa, in occasione del convegno “Supertecnologie al servizio della terza età” organizzato dall’associazione 50&Più Liguria, era stracolma, a dimostrazione del grande interesse che anche le persone più anziane nutrono verso le nuove tecnologie. «Ormai è sotto gli occhi di tutti come questi strumenti possano non solo migliorare la qualità della vita delle persone, in particolare degli anziani – sottolinea Diaspro – ma anche far accrescere le aspettative di vita di individui in Paesi dall’alta mortalità».
(Fonte: tratto dall'articolo)