Le pensioni vengono rivalutate ogni anno in base ad un meccanismo rapportato al costo della vita (noto anche come perequazione automatica). Per dare all' Inps il tempo di predisporre i mandati di pagamento per il 1 gennaio di ogni anno, a fine novembre dell'anno precedente si fa una previsione dell'andamento dell'inflazione e si trasferisce sugli assegni delle pensioni. Se c'è uno scostamento in positivo o in negativo questo si conguaglia l'anno seguente in base al dato effettivo di inflazione.Quest'anno l'Inps ha dovuto registrare un conguaglio negativo dello 0,1 % che avrebbe dovuto essere messo in restituzione sulle pensioni dal 2016. La legge di stabilità (art.1 comma 288) ha invece concesso una sanatoria delle somme riscosse in più l'anno scorso. I pensionati quindi non dovranno restituire nulla per quel periodo. Dal 2016 invece le loro pensioni sono state aggiornate al ribasso sulla base della inflazione registrata nel 2015.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)