Con il progressivo invecchiamento della popolazione e la maggiore longevità si prevedono sempre più persone non autosufficienti. Su questo tema, oltre che il welfare nazionale, si stanno muovendo anche società assicurative e compagnie specializzate nell’assistenza integrativa, italiane e internazionali. Sono così arrivati diversi prodotti nuovi che uniscono le esigenze di risparmio, anche per periodi lunghi, intorno ai 40 anni, con la tutela in caso di non autosufficienza. Le polizze più diffuse sono le Long Term Care, già molto utilizzate all’estero. In caso di non autosufficienza dell’assicurato, gli viene versato un assegno annuo oppure ha diritto a delle prestazioni per l’assistenza. Le polizze Long Term care hanno due tipi di copertura, ad accumulazione e a ripartizione. La prima permette di accumulare un capitale negli anni, che la compagnia, in caso di bisogno, pagherà all’assicurato come una tantum o con una somma prefissata anche per tutto il resto della vita. L’assegno non coprirà, ovviamente, tutte le spese da affrontare, e la rendita sarà in funzione di quanto versato negli anni, di solito fra i 500 e i 3000 euro al mese, e questa somma potrà essere utilizzata per pagare la retta della casa di riposo o la badante. E’ una formula che conviene a chi è più giovane, perché ha più tempo per costruire il capitale e perché, dopo una certa età, vengono richiesti dei premi molto cari.