A partire dall'inizio di quest'anno in Francia è entrato in vigore il Compte personnel d'activité, il Conto personale di attività (CPA). Si tratta di un nuovo strumento che ha l'ambizioso obiettivo di trasformare il sistema di acquisizione e utilizzo di alcuni diritti sociali personali di recente generazione, quali ad esempio l'accesso alla formazione lungo il corso della vita. In realtà, il CPA promette di essere molto di più, dal momento che l'idea da cui trae ispirazione è quella di rivoluzionare il modo stesso di pensare le tutele sociali connesse sia al lavoro sia ad altre attività di interesse collettivo. Lo strumento del CPA prevede anche che attività di impegno civico possano dare luogo al riconoscimento di punti (diritti) da spendere successivamente in connessione a un'attività lavorativa remunerata. Tra le attività riconosciute ritroviamo il servizio civile, l'esercizio di responsabilità direttive in associazioni di volontariato, i volontari del soccorso sanitario, della protezione civile e i riservisti dell'esercito, nonché i «maître d’apprentissage» ovvero coloro che all'interno delle imprese svolgono il ruolo di tutor degli apprendisti. Si tratta dunque, nel suo complesso, di un meccanismo che consente l'innesco di un circolo virtuoso tra lavoro remunerato e attività non remunerate a servizio della collettività e che potrebbe suggerire alcune integrazioni all'importante legge sul Terzo settore e ai suoi decreti attuativi in attesa di adozione nel nostro Paese.
(Fonte: tratto dall'articolo)