L'articolo riporta consigli pratici e indicazioni elaborate dal Centre national des soins palliatifs et de la fin de vie (Centro nazionale per le cure palliative e il fine vita) per favorire il riposo e il sonno "riparatore".
Vanno innanzi tutto considerate due nozioni fondamentali: i l'alternarsi dei periodi di sonno e veglia. Nel corso gli anni questi ritmi mutano. Dopo i 65 anni il tempo del sonno notturno si riduce e presenta risvegli frequenti, mentre durante il giorno aumentano i momenti in cui ci si addormenta.
I disturbi del sonno, nelle persone anziane e malate possono manifestarsi con insonnia; disturbi della respirazione e apnee; narcolessie; patologie nel ciclo veglia/sonno; sonnambulismo, terrore notturno, risvegli confusionali.
Il sonno rinforza le difese immunitarie, in caso di malattie croniche o gravi va quindi considerato come un elemento importante da controllare e favorire ponendo in atto misure adatte a far fronte ai disturbi che lo danneggiano. L'intervento del medico è quindi fondamentale per una valutazione di questi disturbi. E' comunque consigliabile evitare la somministrazione di sonniferi: possono provocare danni nefasti all'anziano come cadute o disturbi della memoria. Sarà piuttosto opportuno organizzare meglio lo stile di vita e di alimentazione dell'anziano: evitare di mangiare la sera cibi pesanti e di bere alcolici; non assumere caffeina e teina già dopo le 14,00. Prima di addormentarsi può essere opportuno bere una tisana, una camomilla o un latte caldo con miele. Si può rendere più gradevole e accogliente la camera da letto con una illuminazione soffusa o con un sottofondo di musica rilassante e durante il giorno, se è possibile, svolgere invece dell'attività fisica o intellettuale.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)