(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Castiglioni Massimo

Le vite sospese

LiberEtà, 1, 2017, pp.26-29

Il regista inglese Ken Loach con il film Io, Daniel Blake affronta il tema della burocrazia che uccide i diritti ma anche quello del digital divide. La sua denuncia ha per soggetto un operaio cinquantanovenne disoccupato che non riesce ad ottenere il sussidio a causa di una legge ma che fa fatica a reinserirsi nel mercato del lavoro per la sua scarsa dimestichezza col computer. Anche coloro che hanno sempre svolto lavori manuali hanno diritto ad essere trattati come uomini: questo è uno dei messaggi più importanti del film.   

(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)Castiglioni Massimo
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2017
Pagine26-29
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo19000101
Numero1
Fonte
Approfondimenti Online
FonteLiberEtà
Subtitolo in stampaLiberEtà, 1, 2017, pp.26-29
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)
Volume
Approfondimenti
Castiglioni Massimo
Parole chiave: Digital divide Disoccupazione nella terza età