La ricerca “Le associazioni di promozione sociale. Prima indagine conoscitiva in Toscana” (“I Quaderni”, n. 83, pp. 280), realizzata da Andrea Salvini e Irene Psaroudakis dell’Università di Pisa, offre una fotografia su struttura, identità, attività e cittadini coinvolti nella vita delle associazioni di promozione sociale (Aps). La rilevazione ha coinvolto un campione di 1.143 associazioni su un totale di 2.520 che rappresentano quasi il 41% del terzo settore regionale .
Il Cesvot ( Centro sevizi volontariato Toscana) ha promosso lo studio per conoscere un suo nuovo ambito di operatività. La riforma del terzo settore ha inserito, infatti, le associazioni di promozione sociale e tutti quegli enti del terzo settore che impiegano volontari, fra i destinatari dei servizi dei Centri servizi volontariato.
Dallo studio è emerso che l’81,7% delle Aps toscane è attiva nel settore cultura, sport e ricreazione, il restante 20% opera in sanità, istruzione e ricerca, assistenza sociale, protezione civile. Firenze e Pisa sono e province che contano più associazioni di promozione sociale. Principali destinatari delle attività sono gli anziani( quasi 1 su 3) seguiti dai giovani (22% circa)ma ben 750 associazioni indicano come ulteriori destinatari le persone con disabilità (21,1%), le donne (11,3%) e le famiglie (10,9%). Il numero di utenti dei servizi offerti dalle associazioni toscane di promozione sociale è stimato in oltre 1.300.000 persone.
I volontari sono soprattutto adulti, tra 30 e 54 anni (46,5%) e tra 55 e 64 anni (17,3%). Un dato interessante riguarda l’affiliazione delle Aps toscane che, in più della metà dei casi ( 51,4% ) è di livello nazionale; nel 45,7% regionale e nel restante 10,9% di associazioni internazionali. Quanto al loro finanziamento, per lo più si autosostengono ( il 67% ).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)