Il crollo di un Ponte segna profondamente gli abitanti di una piccola città di mare. Gabriele Maestrale, rimasto solo nel suo appartamento proprio sotto il Ponte, non riesce ad abbandonare la casa dov’è nato e ha vissuto insieme alla moglie Elisabetta, prima che lei lo lasciasse. Decide così di rimanere lì, incapace di scegliere, tra gli oggetti che lo circondano, «le cose da salvare». A due anni dal crollo, Gabriele vive ancora asserragliato nel suo appartamento, circondato dalla desolazione e dalla solitudine, se non fosse per gli sporadici contatti con alcuni ragazzini che gli portano la spesa e la pensione.
Le cose, però, stanno per cambiare: si avvicinano le elezioni comunali, e la lista Ricostruiamo Ponti sembra voler fare del quartiere sotto i monconi del Ponte Grazzani il punto da cui partire per rimettere in sesto la città. Alla redazione del quotidiano cittadino La Voce, il direttore assegna quindi il compito di intervistare Gabriele Maestrale a Petra Capoani, giovane giornalista da poco rientrata in Italia dopo diversi anni di lavoro a Londra. Petra accetta con curiosità e timore l’incarico, riuscendo, poco alla volta, a fare breccia nel muro innalzato da Gabriele e riconoscendo in lui un uomo solo, più che eroicamente ostinato.
Le cose da salvare è un romanzo che tocca temi estremamente attuali in questo momento storico e di raccontare una storia forte in maniera coesa e coerente.
(Fonte: https://premioneripozza.it)