«La donna anziana durante la quarantena ha sofferto di meno rispetto all’uomo, questo perché ha continuato a fare le cose di casa, senza alterare le solite abitudini che rappresentano un rilevante impegno di tempo e psicologico. L’uomo invece, più proiettato verso l’esterno, ha sofferto di più».
Ne è certo Marco Trabucchi, già professore di Neuropsicofarmacologia all'Università di Tor Vergata a Roma, direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, e autore per la San Paolo di un libro intitolato "Maledetta solitudine" che analizza l'impatto psicologico degli effetti del lockdown tra gli over 70.
(Fonte: tratto dall'articolo)