Uomini e donne, fisiologicamente parlando, presentano una serie di differenze che riguardano anche il loro sistema immunitario. Pare che le donne in particolare siano più resistenti degli uomini alle infezioni, si ammalino meno e guariscano con più facilità.
Evolutivamente parlando, la donna, in età fertile, deve essere protetta per mantenere la propria capacità di procreare.
Clinicamente ciò si traduce nel fatto che le donne siano meno soggette a infezioni, e quando queste avvengono, sono meno aggressive proprio grazie al fatto che il loro sistema immunitario è più forte: il professor Selmi ne ha parlato nel suo nuovo libro, "Fortissime per natura. Perché le donne sono immunologicamente superiori" (edizioni Piemme, 2020).
Esistono infatti due tipi di immunità: innata e acquisita. L’immunità innata è la nostra componente difensiva naturale, già attiva nel nostro organismo; l’immunità acquisita, come suggerisce il nome, è quella che si forma grazie agli anticorpi di memoria, che consentono di proteggere l’individuo quando l’agente patogeno si ripresenta. In entrambi i casi, la donna possiede immunità più forti.
Le donne hanno un’immunità che di base ha una maggior efficacia contro virus e batteri e produce più facilmente anticorpi. È noto infatti che le donne abbiano anche una migliore risposta ai vaccini, inoltre alcune componenti cellulari, come le cellule dendritiche e i linfociti, funzionano nel sesso femminile in maniera più efficace. Tutto questo è legato soprattutto all’effetto positivo degli ormoni estrogeni ma anche a fattori genetici legati al cromosoma X.
(Fonte: tratto dall'articolo)